Durante la gravidanza la pressione arteriosa subisce un naturale abbassamento per via del lavoro straordinario che il cuore è chiamato a fare per l’irrorazione del feto e della placenta.

Assicurarsi un metodico controllo della pressione almeno ogni 15 giorni nella prima fase della gravidanza e con cadenza settimanale dopo il terzo mese può aiutare a comprendere meglio la risposta del proprio corpo.

Il misuratore di pressione della Microlife “Easy Mam” è uno strumento pensato principalmente proprio per il controllo durante la gravidanza, indicando eventuali aritmie con apposite indicazioni sul display.

La semplicità di utilizzo lo rendono inoltre particolarmente pratico e intuitivo nella lettura delle indicazioni.

La pressione in gravidanza subisce una riduzione fisiologica alla quale l’organismo della donna risponde con l’azione del progesterone che, agendo sulle fibre muscolari favorisce il rilassamento e la dilatazione dei vasi sanguigni. Questo provoca un abbassamento della pressione, indicativamente tra 90 e 100 mmHg.

Con il progredire della gravidanza e la riduzione dei globuli rossi, lo stato di anemia in cui può venire a trovarsi la futura mamma può ulteriormente ridurre la pressione arteriosa, aumentando i capogiri, le vertigini o la tipica sensazione da “testa vuota” che indica propriamente un calo di pressione.

Tutto questo non è altro che i sintomi delle strategie che il corpo della donna mette in moto per rispondere al meglio al maggior lavoro a cui deve rispondere il cuore, e dunque tali sintomi, se si presentano occasionalmente non costituiscono preoccupazione.

È bene tuttavia monitorare sempre la pressione durante tutta la gestazione, e anche nella fase post parto, con un misuratore di pressione (facendo attenzione che sia ben tarato) assicurandosi che la pressione non scenda mai sotto valore 50 mmHg, che è ritenuta la soglia minima di sicurezza.